In Italia, il 93% degli psicologi è interessato alla terapia online oppure la utilizza già. La sempre più ampia accettazione di questo sistema non è più da dimostrare, come sottolineato dal sondaggio di PsySurvey realizzato su circa un centinaio di psicologi in tutto il mondo.
Infatti, mentre il 55% degli psicologi afferma di essere interessato alla terapia online ma di non praticarla ancora, il 38% è già convinto della sua efficacia. Questa cifra è indicativa del crescente interesse degli psicologi nelle nuove tecnologie.
La consulenza psicologica online sta diventando sempre più popolare e, anche se non sostituisce la terapia faccia a faccia, apre la porta a un altro pubblico: un pubblico che, senza uno schermo, potrebbe non aver mai chiesto aiuto a un professionista.
Molte persone oggi usano la consulenza psicologica perché sono alla ricerca di strumenti che li aiutino ad affrontare i loro problemi.
La tecnologia elimina un grosso ostacolo insito nella ricerca di un professionista: gli occhi degli altri – ovvero la paura di essere giudicati – e la paura dell’ignoto. Lo schermo può quindi favorire la disinibizione del paziente. La terapia online è più accessibile e permette di non scoraggiare il potenziale paziente. Non dimentichiamo, inoltre, che la terapia online può rappresentare o il primo passo verso le sedute presenziali.
E per i professionisti che ancora nutrono dubbi verso queste nuove pratiche, è possibile combinare la terapia tradizionale con quella online, per esempio iniziando con un incontro preliminare con il fine di stabilire la relazione tra il professionista e il paziente.
Fonte: indagine PsySurvey