Sebbene la terapia online non sia ancora ampiamente conosciuta, gli scienziati hanno già esaminato la questione. Il progetto E-MEN, risultato del lavoro di vari esperti europei in materia di innovazione e tecnologie nel settore mentale, lo convertì nell’oggetto del suo progetto. Non possiamo non far riferimento al professor Chris Gadtmans, un ricercatore che si è dedicato ad esaminare le implicazioni etiche della salute mentale online, il quale non poteva non rivedere e illustrare i vari benefici pratici e terapeutici di questa pratica:
● la terapia online permette di fare una diagnosi affidabile dei disturbi psicologici comuni (nessuna letteratura scientifica ha messo in evidenza una differenza notevole tra il consulto faccia a faccia e quello online);
● il consulto presenziale e la terapia online devono essere integrati l’uno con l’altra per fornire un’assistenza di qualità.
Raccomandazioni agli psicologi
Per rassicurare i pazienti, è importante verificare l’identità del professionista. Con la possibilità di ottenere assistenza a distanza, è consigliabile che lo psicologo si presenti bene per rispettare la dignità della sua professione. È quindi fondamentale che il professionista illustri le proprie qualifiche, affinché il paziente sappia a chi sta parlando e affinché sia possibile creare un rapporto di fiducia.
Il paziente può inoltre controllare l’affidabilità del professionista tramite l’elenco ufficiale dell’Ordine. Anche questo è un punto importante che permetterà l’instaurazione di un rapporto di fiducia.
Lo psicologo deve anche garantire al paziente la sicurezza e la riservatezza dei suoi dati personali, sia in ufficio che in remoto, dal momento il codice etico rimane lo stesso. Il professionista è anche responsabile delle procedure e dei metodi che usa con i suoi pazienti.