Per Paola arrivò un momento in cui le distanze sembravano insormontabili. Un paese che la aveva accolta le diventò ostile nel giro di poche ore, quell’indipendenza che tanto desiderava finì per soffocarla e rattristarla. La solitudine apparve nella peggiore delle sue versioni.
Paola, originaria di un paese in provincia di Roma, si trasferì ad Amburgo tre anni fa: «Cercavo una carriera professionale seria. Ho seguito gli studi umanistici e in Italia non ho trovato nulla, o almeno niente che per me fosse gratificante. Sono andata ad Amburgo e lì ho iniziato a lavorare in un asilo nido ». Un anno dopo incontrò Egmont e tutto sembrava andare bene.
Ma, come accade nelle migliori storie, l’avventura tedesca è stata complicata: «Abbiamo avuto alcuni mesi di alti e bassi, e alla fine Egmont mi ha lasciata». Paola inziò a sentirsi totalmente sola. All’improvviso le mancava tutto: la sua casa, i suoi amici (dato che in Germania la sua cerchia era formata fondamentalmente dagli amici di Egmont), la sua cultura … persino il suo cibo! «Sono stata molto triste per molto tempo, non riuscivo a reagire nemmeno il lavoro con i bambini mi ha incoraggiata. Mi chiedevo: come può essere che mi manchi tutto questo dopo tanto tempo qui?».
Pensò di tornare a casa, ma prima decise di fare un ultimo sforzo: connettersi con la sua cultura attraverso la terapia online. «Ho iniziato a cercare su internet cose come “tristezza per essere fuori”, “come fare amicizia all’estero”, “mi sento sola”…finché non ho trovato la possibilità di fare una terapia online». Ritornare a parlare la sua lingua madre è stato un sollievo e ha iniziato a migliorare: «Sono giunta alla conclusione che avevo una grande dipendenza da Egmont. Ho finito per adattarmi a lui e per dimenticare me stessa. Curiosamente, questo lo fece allontanare».
Attualmente è ancora in terapia e a poco a poco sta notando progressi. «Il mio psicologo mi ha insegnato abilità sociali che mi hanno permesso di fare nuove amicizie. Alcuni sono compagni con cui ho lavorato per mesi ma che, in un primo momento, non ho considerato come possibili amicizie». Essere in grado di parlare nella propria lingua con qualcuno del proprio paese è stata una delle chiavi di Paola, che le ha permesso di riconnettersi un po ‘con le sue radici.
«Ogni volta è come fare un viaggio di un’ora in Italiaa. La terapia online è stata la mia ancora di salvezza perché sto imparando chi sono e cosa devo cambiare per essere migliore con me stessa».