Durante un percorso quale è la terapia psicologica, le interruzioni vengono interpretate dai pazienti fondamentalmente in due modi: alcuni le accolgono con sollievo, come un’opportunità per allentare la tensione e l’impegno aizzati dal lavoro terapeutico verso il cambiamento; altri le affrontano negativamente, non sapendo tollerare la pausa stessa.
Prendiamo in considerazione l’esempio delle vacanze estive: le hai programmate da tanto, hai già comprato i biglietti e non avevi considerato di doverti recare da uno psicologo? O ancora, sei in terapia da parecchio tempo ma non vuoi rinunciare al tanto meritato relax che sogni da mesi?
La terapia online può offrirti quel segno di continuità di cui hai bisogno: sarà per te sufficiente avere una connessione dati, il tuo smartphone in mano e uno spazio in cui poter parlare in tutta tranquillità e nel quale la tua privacy possa essere al sicuro. Non dovrebbe essere poi così difficile trovare un angolo tutto per te mentre sei in ferie, no?
È importante sottolineare – da ultimo ma non per importanza – che nonostante gli intervalli imprevisti sulla cadenza pattuita per gli incontri potrebbero essere vissuti dal paziente come episodi disturbanti nella relazione, il professionista ha tutto il diritto di andare in vacanza e interrompere, per un breve periodo, le sedute. È quindi fondamentale che i pazienti rispettino il suo spazio e il suo bisogno di riposo.