Niente più lettino o poltrona, non c’è più bisogno di spostarsi fino allo studio dello psicologo: ora si può fare tutto online. Sempre più consulenze psicologiche hanno luogo a distanza, grazie semplicemente a uno smartphone e ad una connessione. Sempre più persone prediligono questa modalità.
Si stima che in Europa il 30% degli interventi a carattere psicologico si realizzi online. E secondo Paola Biondi, consigliera dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, non esiste una norma perché, fondamentalmente, tutto è soggetto alla professionalità del professionista.
Internet è, infatti, uno strumento che può avere vantaggi e svantaggi: il resto dipende dal paziente che si ha davanti dal momento che prima di tutto è fondamentale capire quale tipo di modalità può essere la più adatta per il caso di un individuio piuttosto che di un altro. Ovviamente a farsi carico di questa valutazione deve essere lo psicologo, il quale dovrebbe anche accertarsi dell’identità del paziente, decidere se sia il caso o meno di prevedere – oltre a quelle online – anche delle sedute presenziali e, infine, stabilire le regole del setting (per esempio che durante la sessione nessun altro deve essere presente, che ci sia silenzio o che comunque non ci siano elementi di disturbo capaci di interferire, che il paziente nel frattempo non faccia altre cose etc.).
Vi state chiedendo come sia possibile questa crescita della terapia online? È molto semplice, i vantaggi sono tanti:
- è più facile per chi risiede in zone dove non ci sono psicologi;
- è preferibile per chi vive all’estero ed è consapevole di potersi esprimere nel miglior modo possibile solo nella propria lingua madre;
- è un vantaggio per chi soffre di una qualche disabilità;
- è un ottimo primo approccio per chi soffre di agorafobia;
- può essere meno imbarazzante soprattutto per chi ha difficoltà a parlare del proprio disagio;
- è uno strumento utilissimo per chi ha poco tempo a disposizione.
La lista può continuare, ma siamo pronti ad abbandonare i nostri pregiudizi sulla terapia online?